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  • Una storia italiana: Silvio, oh Silvio, che grand'uomo che sei! - Testo
    UNA STORIA ITALIANA: SILVIO, OH SILVIO, CHE GRAND'UOMO CHE SEI!
    Talvolta la casualità e la cronaca politica, possono dare avvio ad un lavoro artistico. Ciò è accaduto quando, nell'agosto del 2001, mi sono ritrovato casualmente fra le mani due copie di Linea Azzurra (rivista del Movimento politico Forza Italia) risalente al marzo 2001, sulla cui copertina campeggiava la scritta: Una storia italiana. Questa pubblicazione stracolma di immagini di Silvio Berlusconi e di articoli tutti tesi alla presentazione della sua eccezionale personalità, era finalizzata a consolidare la strategia elettorale che lo avrebbe portato alla vittoria nelle elezioni politiche del 13 maggio 2001.

    Le modalità di quella tronfia presentazione, dalla quale emergeva un Cavaliere straordinariamente ricco di grandi virtù e senza macchia alcuna, mi provocarono una repentina ilarità nonchè un risentito sdegno, suscitando il desiderio di realizzare un lavoro artistico al riguardo. Ma, già impegnato nella produzione delle opere Ma come ce le raccontano bene!, 2001, rimandai il progetto.

    Il secondo e decisivo stimolo ad agire avvenne, ancora casualmente, nel mese di luglio 2002 quando reperii una copia del settimanale Oggi, sul quale erano riportate un congruo numero di barzellette sul Cavaliere, raccontate da suo fratello Paolo. A questo punto il rimandato progetto artistico riemerse vivificato e bisognoso di una concreta ed immediata attuazione. A tal fine mi parve interessante generare un connubio fra le immagini presenti in Una storia italiana ed alcune di quelle barzellette.

    Sono certo che sarei rimasto artisticamente indifferente al contenuto promozionale di Linea Azzurra, se il tutto si fosse limitato all'ambito della solita propaganda politica. Ma lì c'era di più. C'era una ridicola e strafottente messa in scena: l'esaltazione dell'eccezionale personalità di Sivio Berlusconi. Alla sola lettura dei titoli degli articoli presenti, ho avvertito un senso di ripulsa per quelle irritanti fandonie. Non era tanto la proposta politica - che qui non tratto e che mi trova totalmente contrario - quanto la sfrontatezza e la pervicacia con la quale si attentava al comune buon senso, ostentando un anacronistico culto retorico / mediatico della personalità.

    Onde evitare che le mie affermazioni vengano recepite come assurdi sproloqui, invito a prendere diretta visione di quanto affermo, consultando il libro d'artista che ho prodotto con una delle due copie di Linea Azzurra, al cui roboante contenuto agiografico ho sentito il dovere etico ed artistico di contrapporre le mie riflessioni, producendo il ciclo di opere Una storia italiana: Silvio, oh Silvio, che grand'uomo che sei!.

    Complessivamente il ciclo, realizzato fra novembre 2002 e marzo 2003, si compone di ventuno opere, di cui: sedici collages fotografici (tutti pezzi unici), una scultura luminosa - all'interno della quale ho inserito una copia di Linea Azzurra, due light box, un libro d'artista e un video di 3:04.

    Marzo 2003, Luigi Dellatorre